

IL CORPO PARLANTE
X Congresso de la AMP,
Rio de Janeiro 2016
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porvi le assise del suo
parlessere
: il soggetto è parlato ma, soprattutto, parlante
attraverso un corpo che mobilita il suo essere di godimento. (…)
A partire dal
parlessere
l’essere si trova in ciò che è stretto dal nodo, intorno
all’oggetto a. L’annodamento dei tre registri RSI è per Lacan la sola verità che
valga, quella dell’essere, ‘verità’ non nel senso di ‘verità ultima’ ma di verità
singolare, che è quella dell’essere. Il nodo è l’essere. (…)
Il parlessere reintroduce la dimensione della pulsione nel verbo, laddove il
soggetto dell’inconscio e il godimento sono in esilio reciproco, separati. (…)
L’ultimo insegnamento di Lacan con
lalangue
e il
parlessere
decide sulla questione
freudiana della divisione (
Spaltung
). È un rovesciamento di prospettiva dove il
reale del godimento è posto innanzitutto nella singolarità in cui si intrecciano il
vivente e il verbo. (…)
Così, la clinica del
parlessere
dà alla cura analitica la sua dimensione d’esperienza
inventiva. L’incidenza clinica è nota, la clinica lacaniana del
parlessere
determina
un’esperienza che apre per ogni soggetto a un’etica della responsabilità del suo
modo singolare di godimento”.
Blog Istituto freudiano
http://istitutofreudiano.blogspot.it/2015/05/seminario-del-11-aprile-2015-docente.html
Maria Laura Tkach,
Dal non-senso al non-senso, con un altro annodamento
,
Appunti, 2015 (pubblicazione on line)
“Avere un corpo e, in più, che esso parli, non sono cose per nulla scontate, per
questo essere che è un
parlessere
. Un corpo non è fatto fondamentalmente per
godere, come ha indicato Lacan più volte? Pensare che esso parli implica, a mio
avviso, un capovolgimento completo della struttura del soggetto, così come
siamo abituati a pensarla a partire da Freud e con Lacan, fino al
Seminario 20
.
Un corpo
è parlato, un corpo dà
al soggetto un’immagine sulla quale
appoggiare il proprio Io, un corpo lo si gode, ma come dimostrare che un corpo
possa parlare? (…)
Il linguaggio, le parole (che non sono parole per quell’essere, ma puro
troumatisme
di non-senso), colpiscono la carne, sulla quale delle lettere
s’imprimono. Ciò crea dei traumatismi, ma allo stesso tempo esse segnano delle
piste significanti necessarie al
parlessere
. Con quelle lettere, percorrendo quelle
piste, egli troverà i propri modi per farli divenire un dire, fatto di parole, ma
anche di eventi di corpo.”
p. 16
Campo Freudiano