Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  384-385 / 536 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 384-385 / 536 Next Page
Page Background

IL CORPO PARLANTE

X Congresso de la AMP,

Rio de Janeiro 2016

385

384

Introduzione alla psicoanalisi (nuova serie di lezioni). Lezione 31 –

La scomposizione della personalità psichica (1932). Vol. 11

“Al rimosso dobbiamo attribuire piuttosto una forte spinta ascensionale,

un’urgenza di farsi strada fino alla coscienza.”

p. 181

“All’Es ci avviciniamo con paragoni: lo chiamiamo caos, un crogiuolo di

eccitamenti ribollenti. Ce lo rappresentiamo come aperto all’estremità verso il

somatico, da cui accoglie i bisogni pulsionali, i quali trovano dunque nell’Es la

loro espressione psichica, non sappiamo però in quale substrato.”

p. 185

“La concezione secondo cui l’Io è quella parte dell’Es che è stata modificata

dalla vicinanza e dall’influsso del mondo esterno, non ha quasi bisogno di essere

giustificata: è questa la parte predisposta per la ricezione degli stimoli e per la

protezione dagli stessi, paragonabile allo strato corticale di cui si circonda il

grumo di materia vivente.”

p. 186-187

Introduzione alla psicoanalisi (nuova serie di lezioni). Lezione 32 –

Angoscia e vita pulsionale (1932). Vol. 11

“(…) come se i sintomi venissero creati per evitare che esploda lo stato

d’angoscia. Con ciò concorda anche il fatto che le prime nevrosi dell’età infantili

sono fobie, ossia stati in cui chiaramente si riconosce come un iniziale sviluppo

d’angoscia viene sostituito dalla successiva formazione di un sintomo (…).”

p. 194

“Solo la grandezza della somma di eccitamento trasforma un’impressione in

fattore traumatico, paralizza la funzione del principio di piacere e conferisce alla

situazione di pericolo il suo significato (…) Non affermeremo più che in questo

caso sia la libido stessa a essere trasformata in angoscia. Non vedo comunque

cosa ci sia da obiettare contro una duplice origine dell’angoscia: una volta

come diretta conseguenza del momento traumatico, un’altra come segnale che

minaccia il ripetersi di un simile fattore.”

p. 203

“Una pulsione si differenzia dunque da uno stimolo per il fatto che trae origine

da fonti di stimolazione interne al corpo (…). La meta può essere raggiunta nel

proprio corpo; di regola però si inserisce un oggetto esterno in relazione al quale

la pulsione raggiunge la sua meta esterna; la meta interna rimane sempre la stessa

cioè il cambiamento corporeo percepito con soddisfacimento (…). Un certo

tipo di modificazione della meta e di cambiamento dell’oggetto, in cui entrano

in considerazione i nostri valori sociali, è da noi designato come ‘sublimazione’.”

p. 205

“(…) seguendo il modo di pensare analitico, vedremo in questo comportamento

l’espressione dell’inconscio senso di colpa, ove la malattia, con le sue sofferenze

e i suoi impedimenti, è appunto desiderata. I problemi sollevati dall’inconscio

senso di colpa, le sue relazioni con la morale, con la pedagogia, con la

criminalità e con la delinquenza giovanile sono attualmente il campo di lavoro

preferito degli psicoanalisti.”

p. 217

Analisi terminabile e interminabile (1937). Vol. 11

“Due volte, nel corso dello sviluppo individuale, si verificano rilevanti

rafforzamenti di determinate pulsioni: durante la pubertà e nelle donne,

durante la menopausa. Non ci meravigliamo gran che quando apprendiamo che

individui precedentemente non nevrotici lo diventano in questi periodi.”

p. 509

I /b. Altri testi

Lettere a Wilhelm Fliess [1887–1894] Boringhieri, Torino 1986

Lettera 98

“L’eccesso della sessualità impedisce la traduzione. Sennonché

il solo eccesso di sessualità non può causare la rimozione; si richiede la

cooperazione della

difesa

. Ma senza un eccesso di sessualità la

difesa

non conduce

a una nevrosi.”

p. 217

Sigmund Freud