

IL CORPO PARLANTE
X Congresso de la AMP,
Rio de Janeiro 2016
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Introduzione alla psicoanalisi (nuova serie di lezioni). Lezione 31 –
La scomposizione della personalità psichica (1932). Vol. 11
“Al rimosso dobbiamo attribuire piuttosto una forte spinta ascensionale,
un’urgenza di farsi strada fino alla coscienza.”
p. 181
“All’Es ci avviciniamo con paragoni: lo chiamiamo caos, un crogiuolo di
eccitamenti ribollenti. Ce lo rappresentiamo come aperto all’estremità verso il
somatico, da cui accoglie i bisogni pulsionali, i quali trovano dunque nell’Es la
loro espressione psichica, non sappiamo però in quale substrato.”
p. 185
“La concezione secondo cui l’Io è quella parte dell’Es che è stata modificata
dalla vicinanza e dall’influsso del mondo esterno, non ha quasi bisogno di essere
giustificata: è questa la parte predisposta per la ricezione degli stimoli e per la
protezione dagli stessi, paragonabile allo strato corticale di cui si circonda il
grumo di materia vivente.”
p. 186-187
Introduzione alla psicoanalisi (nuova serie di lezioni). Lezione 32 –
Angoscia e vita pulsionale (1932). Vol. 11
“(…) come se i sintomi venissero creati per evitare che esploda lo stato
d’angoscia. Con ciò concorda anche il fatto che le prime nevrosi dell’età infantili
sono fobie, ossia stati in cui chiaramente si riconosce come un iniziale sviluppo
d’angoscia viene sostituito dalla successiva formazione di un sintomo (…).”
p. 194
“Solo la grandezza della somma di eccitamento trasforma un’impressione in
fattore traumatico, paralizza la funzione del principio di piacere e conferisce alla
situazione di pericolo il suo significato (…) Non affermeremo più che in questo
caso sia la libido stessa a essere trasformata in angoscia. Non vedo comunque
cosa ci sia da obiettare contro una duplice origine dell’angoscia: una volta
come diretta conseguenza del momento traumatico, un’altra come segnale che
minaccia il ripetersi di un simile fattore.”
p. 203
“Una pulsione si differenzia dunque da uno stimolo per il fatto che trae origine
da fonti di stimolazione interne al corpo (…). La meta può essere raggiunta nel
proprio corpo; di regola però si inserisce un oggetto esterno in relazione al quale
la pulsione raggiunge la sua meta esterna; la meta interna rimane sempre la stessa
cioè il cambiamento corporeo percepito con soddisfacimento (…). Un certo
tipo di modificazione della meta e di cambiamento dell’oggetto, in cui entrano
in considerazione i nostri valori sociali, è da noi designato come ‘sublimazione’.”
p. 205
“(…) seguendo il modo di pensare analitico, vedremo in questo comportamento
l’espressione dell’inconscio senso di colpa, ove la malattia, con le sue sofferenze
e i suoi impedimenti, è appunto desiderata. I problemi sollevati dall’inconscio
senso di colpa, le sue relazioni con la morale, con la pedagogia, con la
criminalità e con la delinquenza giovanile sono attualmente il campo di lavoro
preferito degli psicoanalisti.”
p. 217
Analisi terminabile e interminabile (1937). Vol. 11
“Due volte, nel corso dello sviluppo individuale, si verificano rilevanti
rafforzamenti di determinate pulsioni: durante la pubertà e nelle donne,
durante la menopausa. Non ci meravigliamo gran che quando apprendiamo che
individui precedentemente non nevrotici lo diventano in questi periodi.”
p. 509
I /b. Altri testi
Lettere a Wilhelm Fliess [1887–1894] Boringhieri, Torino 1986
Lettera 98
“L’eccesso della sessualità impedisce la traduzione. Sennonché
il solo eccesso di sessualità non può causare la rimozione; si richiede la
cooperazione della
difesa
. Ma senza un eccesso di sessualità la
difesa
non conduce
a una nevrosi.”
p. 217
Sigmund Freud